Membro della casata dei Wittelsbach. Studiò a Ingolstadt con insegnanti cattolici, sposò Anna d’Asburgo figlia dell’imperatore Ferdinando I. Sotto di lui, la corte di Monaco divenne un centro culturale e artistico. Cruciale fu la sua politica religiosa, per mezzo della quale consolidò il suo potere nello stato e nell’Impero: ancora nel 1562-63, insieme con l'imperatore Ferdinando, chiedeva al concilio di Trento e al papa Pio IV la concessione della comunione sotto le due specie anche ai laici. Ma a partire dal 1564 il suo atteggiamento mutò e divenne nettamente ostile alla Riforma. Domata con la forza l'opposizione dei nobili bavaresi protestanti, procedette alla repressione del luteranesimo nel ducato per mezzo di provvedimenti quali la confisca dei beni e l’esilio per i luterani; l’imposizione della professione di ortodossia dei pubblici funzionarî e dei professori di università; la censura dei libri. Nel 1556 i gesuiti si stabilirono a Ingolstadt, nel 1559 a Monaco.