Di un ramo laterale della linea albertina della casa di Sassonia, dopo aver rinunciato in favore del fratello Maurizio ai suoi diritti, si recò alla corte degli Asburgo. Tornato a Dresda, appoggiò il fratello nella politica di riavvicinamento agli Asburgo, ottenendo così la dignità elettorale, tolta alla linea ernestina di Sassonia: il passaggio fu più tardi sanzionato dal trattato di Naumburg (1554). Nel 1548 aveva sposato la figlia del re di Danimarca, dalla quale ebbe 15 figli. Nel 1553, successo al fratello, compensò con alcune terre la linea ernestina e nel corso delle discussioni sulla pace religiosa di Augusta del 1555 fu tra i principi protestanti più concilianti. Fronteggiò in seguito con successo un tentativo di riscossa della linea ernestina. Introdusse nel suo stato varie riforme incoraggiando i commerci e l’immigrazione dalle Fiandre, aprì strade, istituì il sistema postale. Nel castello di Dresda, che fu allora rinnovata, costituì una raccolta di pitture, primo nucleo destinato a formare, con i successivi acquisti dei discendenti, la celebre pinacoteca di Dresda.