MssCol 603/Lettera 38
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro secondo
- Regesto veloce
-
Commendone riferisce il proprio intervento presso il capitolo di Plozca, che aveva protestato contro i decreti del concilio di Trento sulla residenza e sul cumulo dei benefici ecclesiastici.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 38
- Estensione materiale
- cc. 15r-16r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Plozca
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 9 maggio 1564
- Edizioni del documento
-
pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, I, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1847, pp. 139-141.
- Regesto approfondito
-
Alcuni capitoli progettano di mandare un proprio inviato a Roma per supplicare la sospensione in Polonia dei decreti «de residentia et de pluralitate» del concilio di Trento, per le stesse ragioni esposte dai vescovi. I capitoli di Gnesna e Posnania hanno designato Franciszek Krasiński, arcidiacono di Calissia, e cercano di persuadere i capitoli di Plozca e Cuiavia ad approvare la loro scelta. A Plozca Commendone ha fatto presente ai membri del capitolo l’inopportunità di tale decisione, li ha esortati a mettere da parte i loro interessi privati e a dare esecuzione ai decreti del concilio, stante il «pericolo che soprasta potente a questo Regno». Il capitolo ha quindi rinunciato a inviare un proprio rappresentante a Roma.
Commendone ha poi visitato, insieme a Wojciech Sobiejuski, vescovo di Chelma, un monastero della città che «cominciava ad infettarsi». Ha ammonito le monache, che si sono poi tutte confessate con un gesuita del suo seguito; le monache «hanno dati alcuni libri calviniani che havevano contra i voti et massime contra la verginità».
Domani Commendone partirà per la Cuiavia e inoltra copia delle sue da Lomza, insieme a una missiva del re al papa.
«Cifra»
Stanislao Hosius, vescovo di Varmia, ritiene che l’arcivescovo acconsentirà al divorzio e cercherà di persuaderlo ad approvarlo; ha confermato a Commendone che per parte sua non vi acconsentirà mai.
Commendone teme che la protesta dei capitoli impedisca l’esecuzione dei decreti del concilio di Trento e dia adito a un concilio nazionale, «tanto sono molti ostinati a ritener più beneficii et a non far residentia, et massime quelli che seguono la corte»; Commendone sta cercando quindi di guadagnarsi la fiducia dei capitoli.
- Note libere
-
Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.
- Luoghi rilevanti
- Cuiavia (diocesi)