MssCol 603/Lettera 165

Sottounità / Unità archivistica
NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro sesto
Regesto veloce

Commendone raccomanda al sovrano d’intervenire contro le profanazioni delle chiese.

Numero documento
165
Estensione materiale
cc. 43r-44r
Data di redazione
4 settembre 1565
Edizioni del documento

Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 296-297.

Regesto approfondito

In seguito al saccheggio di una chiesa di Debieza da parte di un «gentilhuomo», Commendone sollecita Sigismondo II Augusto, in toni accorati, a fermare le profanazioni dei luoghi sacri. Si chiede se i sacerdoti nel Regno «debbano essere in peggior condizione che gl’hebrei et le nostre chiese più esposte alla forza et all’insolentia d’alcuni che le sinagoge. Sia pur certa la Maestà Vostra – ammonisce – che non renderà mai obedienza al suo principe colui che la nega al Signor Dio, sì perché così segue di necessità che chi non stima il maggior stimi meno l’inferiore, sia perché Dio così permette, castigando nel temporale ancora li principi che non diffendono la religione secondo l’obbligo loro». 

Il profanatore di Debieza è un cortigiano del re, e Commendone non dubita che il sovrano provvederà come dovuto; si augura inoltre che il responsabile si redima, essendo giovane e «et peraltro di boni costumi».

Luoghi rilevanti
Debieza