Prima di partire da Naumburg, Commendone ha parlato con «il principale consigliero dell’illustrissimo elettore di Sassonia» [forse Giorgio Cracovio], il quale gli ha comunicato i desideri di pace del suo signore. A Zeitz, Commendone e Zaccaria Dolfin hanno visitato Julius von Pflug, vescovo di Naumburg, il quale ha ricevuto il breve pontificio e la bolla di convocazione del concilio, e si è dichiarato pronto a recarsi a Trento di persona, nonostante l’età avanzata e la podagra. Commendone riferisce inoltre al cardinale Carlo Borromeo che in Turingia Nicolaus von Amsdorf predica contro le opere e contro il concilio. Il 13 febbraio il nunzio è poi giunto a Lipsia, dove è stato ricevuto dai consiglieri del duca di Sassonia, dai professori dello studio e dai rettori della città. Da Lipsia si è recato ad Halle, residenza dell’arcivescovo di Magdeburgo, che però era assente. Commendone racconta infine delle trattative di matrimonio tra il re di Svezia e la regina d’Inghilterra e chiede istruzioni riguardo alla missione diplomatica presso il re di Danimarca.

In cifra: i principi protestanti intendono convocare un nuovo «convento» per trovare concordia tra luterani, calvinisti e «sacramentari»; a Naumburg gli ambasciatori della regina d’Inghilterra sono stati offesi da Filippo, langravio d’Assia.