Ms. 86 / Lettera 66

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Commendone riferisce in merito alle dottrine di Michele Baio e Jean Hessels, che stanno suscitando contrasti tra le Facoltà di teologia di Parigi e quella di Lovanio, protagonisti i frati francescani di due diverse fazioni. Pare che la Facoltà di Lovanio voglia mandare i due teologi al concilio. Se vi andranno, susciteranno «gran rumore», ma se si proibisse loro di recarsi a Trento, «pubblicheranno in ogni modo i loro scritti».  Commendone descrive la profonda influenza di Michele Baio sugli studenti e sui dottori della Facoltà teologica di Lovanio, che in gran numero si sono avvicinati alle sue posizioni. Il nunzio precisa inoltre di aver potuto constatare che Baio, nonostante ostenti fedeltà alla Sede apostolica, ha diffuso uno scritto in cui sostiene la necessità di limitare l’autorità pontificia nella scelta dei vescovi. Il contesto è così delicato, spiega il nunzio, che «una picciola infermità […] suole facilmente convertirsi in peste». Informa inoltre il cardinale Ercole Gonzaga del suo colloquio con Hessels e con il Tiletano (Josse Ravesteyn) a Lovanio, e delle lettere che poi entrambi gli hanno scritto, cui non ha voluto rispondere. Invia copia della lettera di Hessels, al quale per il tramite di Everardo Mercuriano, provinciale gesuita a Lovanio, ha mandato un invito alla moderazione. Commendone teme che la disputa possa riprendere con esiti rovinosi in occasione del prossimo capitolo dei francescani delle Fiandre. Suggerisce pertanto che il papa imponga il silenzio sulla disputa teologica, e che a Trento vengano convocati alcuni dottori delle Facoltà teologiche di Lovanio e Colonia, tra cui Baio ed Hessel. Non dubita che il Gonzaga, cardinale legato al concilio, sarà in grado di «estinguere questo incendio» insieme con i suoi colleghi, i cardinali Hosius e Seripando. L’arcivescovo di Treviri ha informato Commendone che i principi protestanti hanno trovato un accordo su una confessione comune durante il «convento» di Herford. Dalla Sassonia giungono notizie differenti da queste: i teologi dei principi in realtà non si erano messi d’accordo, ma avrebbero finto di essere tutti uniti sotto il nome della confessione augustana. Manda infine altre notizie dalla Germania e dall’Inghilterra, tra cui quelle riguardanti l’interpretazione profetica di alcuni eventi naturali.

Numero documento
66
Estensione materiale
pp. 120-129
Destinatario
Gonzaga, Ercole
Luogo di redazione
Anversa
Luogo di ricezione
Trento
Data di redazione
9 giugno 1561
Edizioni del documento

Di alcuni manoscritti concernenti la storia del Concilio di Trento raccolti dal p. Alberto Mazzoleni, «Miscellanea di storia italiana edita per cura della Regia Deputazione di storia patria», VI (1865), pp. 1-240, cfr. pp. 157-164 Concilium Tridentinum. Diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova collectio, VIII, parte V, a cura di S. Ehses, Friburgo, Societas Goerresiana, 1919, pp. 221-225.