Commendone si tratterrà a Lubecca in attesa di sapere dal cardinale Stanislao Hosius se la missione presso il re di Svezia sarà affidata a lui o a Giovanni Francesco Canobio. Su richiesta del cardinale Ercole Gonzaga, esprime il proprio parere sulle possibili mosse dei principi protestanti, se si recheranno a Trento oppure se cercheranno di impedire il concilio con le armi. Qualora i protestanti sottoponessero al concilio una loro proposta scritta, il nunzio ritiene che sarebbe importante replicare con «tanta destrezza et tanto artificio» così da evitare uno scontro frontale. Ritiene probabile lo scoppio di una guerra in Germania, eventualità che, danneggiando il concilio, favorirebbe gli interessi dei protestanti. In ultimo, il nunzio riferisce delle differenti posizioni dei principi protestanti rispetto ai due candidati al trono imperiale, il re di Danimarca e il re di Boemia.