In merito colloqui di Poissy Commendone riferisce le notizie ricevute dall’ambasciatore spagnolo in Francia. In particolare, ha saputo che l’elettore del Palatinato e l’elettore del Brandeburgo, insieme con altri principi, hanno presentato all’assemblea una scrittura in cui avversano la transustaziazione, condannando al contempo la dotttrina eucaristica dei «sacramentarii». Essi esortano quindi il re di Francia ad accettare le loro posizioni dottrinali sull’eucarestia. Questo documento potrebbe in realtà favorire i cattolici, contribuendo alla rottura del fronte protestante. Il cardinale Perrenot di Granvelle dubita dell’autenticità della lettera, di cui hanno discusso anche Teodoro Beza e il cardinale di Lorena. Quest’ultimo, tra il resto, ha ripreso con vigore alcuni sostenitori di tesi eterodosse in merito alle licenze per i predicatori. Ha inoltre saputo che i vescovi spagnoli sono giunti a Trento: un ottimo auspicio per la riuscita del concilio. In ultimo Commendone riferisce che re di Svezia si trova ancora nel suo regno, poiché non è ancora partito per l’Inghilterra.