Antonio Gallerati racconta che non sono ancora giunte a Roma le casse di biancheria che il canonico di Vratislavia Hieronim Rozdrażewski ha procurato per il cardinale Commendone. Il maestro di casa del vescovo Giovanni Dolfin ha scritto a Gallerati di avergliene inviata una da Vienna, mentre a Cuiavia rimane un’altra cassa, insieme con le due che contengono il cuoio nero richiesto da Benedetto Boldieri. Girolamo Savorgnan, vescovo di Sebenico, ha pregato Gallerati che chiedesse a Rozdrażewski di comprare a suo nome cento braccia di tela per salviette e altre cinquanta braccia per tovaglie. Gallerati invita Graziani a dargli conferma di aver ricevuto le tele spedite da Milano e a sollecitare Rozdrażewski a inviare presto le altre a Vienna.