b. 62A / Lettera 112

Regesto veloce

Alessandro Avogaro conferma di aver ricevuto la lettera in cui Antonio Maria Graziani e il cardinale Giovanni Francesco Commendone raccontano di aver sofferto di febbre per alcuni giorni. A Roma sono giunte alcune missive spedite il 7 ottobre da Cefalonia, in cui si riferisce che la flotta cristiana vorrebbe dar battaglia a quella ottomana nello stretto dei Dardanelli o nel golfo di Lepanto. Inviato da Don Giovanni d’Austria con due galee per valutare lo stato della flotta ottomana, Gil de Andrade ha scoperto che le navi erano ormeggiate a Costantinopoli. Marcantonio II Colonna, principe di Paliano, ha scritto al cardinale Marcantonio Colonna che, qualora la flotta cristiana non riuscisse ad attaccare battaglia con quella turca, sarà tentata comunque un’altra azione offensiva. Un avviso spedito da Vienna dichiara che Famagosta è stata presa dai turchi il 9 settembre, dopo la morte del governatore Astorre II Baglioni. Dalla Spagna è giunta notizia dell’arrivo in corte del cardinale Michele Bonelli e delle nomine del commendatore di Castiglia Luis de Requesens y Zúñiga a governatore di Milano e del conte-duca di Benavente Antonio Alonso Pimentel y Herrera de Velasco a viceré di Sicilia. Da Roma stanno partendo per raggiungere la flotta il marchese Bartolomeo Del Monte Santa Maria e suo fratello Pietro, oltre a un parente del cardinale Giacomo Savelli. Pietro Leoni ha detto ad Avogaro che il suo patrono, il nunzio Giovanni Dolfin, ha fatto portare a Vienna tutto quello che gli era stato chiesto dal cardinale Commendone. Secondo Leoni, inoltre, l’imperatore Massimiliano II d’Asburgo mostra un grande favore nei confronti di Dolfin.

Tipologia
it
Numero documento
112
Estensione materiale
8 pp.
Luogo di redazione
Roma
Data di redazione
20 ottobre 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.