b. 62A / Lettera 177

Regesto veloce

Alessandro Avogaro affida la sua missiva al gesuita Hernando de Mendoza, in procinto di partire da Roma, e allega alcune lettere a stampa, tra cui una del comandante Mathurin d’Aux de Lescout sulle novità riguardanti l’armata contro i turchi. Il 30 ottobre è passato da Roma il condottiero Lope de Figueroa, che si sta recando alla corte spagnola per consegnare a Filippo II uno stendardo ottomano catturato dalle truppe cristiane. Non sono invece ancora giunti nella città papale Pompeo Colonna e Fernando Carrillo de Mendoza y Villareal, VII conte di Priego. Per celebrare la vittoria contro i turchi Pio V ha sospeso la resignazione di benefici per qualsivoglia causa, e ha dato impulso a procedimenti inquisitoriali contro i sacerdoti che si sono macchiati di «crimen pessimum». Corre voce che nelle indagini siano implicati diversi importanti esponenti della gerarchia ecclesiastica, come alcuni giudici della Camera Apostolica, oltre al governatore di Roma Monte Valenti. In città c’è molto interesse per il trattato sulla corte di Roma del cardinale Giovanni Francesco Commendone: ne circolano un centinaio di copie vendute a due scudi d’oro l’una. Avogaro ha provveduto a pagare il necessario per i vestiti di Giovanni Francesco Cocco e Laura Cocco, nipoti di Commendone.

Tipologia
it
Numero documento
177
Estensione materiale
3 pp.
Luogo di redazione
Roma
Data di redazione
31 ottobre 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.