b. 62A / Lettera 184

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Giovan Battista Caro racconta che, in seguito al rifiuto di Pio V di concedere a Massimilano II l’assegnazione di un vescovato tedesco a favore del cardinale Zaccaria Dolfin, l’imperatore ha scritto al papa affinché venisse corrisposta a Dolfin un’adeguata compensazione. Nonostante la richiesta sia stata presentata al pontefice anche da Prospero d’Arco, ambasciatore imperiale a Roma, Pio V ha risposto che Dolfin deve accontentarsi della sua facoltà di risiedere alla corte cesarea. Caro riferisce poi che, durante una cena con il protonotario Diego de Ávila, anche il cardinale Otto Truchsess ha ribadito la stima del sovrano nei confronti di Dolfin. Il cardinale ha inoltre quantificato in 12 mila scudi l’entità della bancarotta di Andrea Dolfin, padre di Giovanni, vescovo di Torcello. Le bolle per la legazione del cardinale Giovanni Francesco Commendone saranno pronte nel giro di pochi giorni, mentre è stata completata la lavorazione degli agnusdei che il cardinale intende portare in Polonia. A Roma è giunta infine notizia che don Giovanni d’Austria è arrivato a Napoli e che Cattaro è assediata dai turchi.

Numero documento
184
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Roma
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
15 agosto 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Cattaro
Napoli