La settimana precedente sono giunte al precettore Georgius Pomorius alcune missive del medico Stephanus Micanus che preannunciano l’invio da parte del castellano di Gnesna Jan Tomicki di una consistente somma di denaro affidata a un suo agente in partenza per l’Italia. Pomorius ritiene che il proposito di Jan Tomicki di far ritornare il figlio Mikołaj in Polonia non sortirà alcun effetto. Pomorius racconta che a Padova Mikołaj passa buona parte del giorno in una scuola di danza e spende il suo denaro in feste e divertimenti con gli amici trascurando gli studi. Oltre a litigare spesso con il giovane per questo comportamento, Pomorius lamenta poi che i due non riescono mai a fare visita a Niccolò Ormanetto, vescovo di Padova, al professore di filosofia Federico Pendasio, al conte Carlo di San Bonifacio o a teologi e gesuiti. Pomorius informa infine Graziani di avere recentemente ottenuto un’indulgenza da parte di Pio V relativa ai suoi benefici ecclesiastici.