Ms. E105 / Lettera 264

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La trattativa a Vienna sembra compromessa. Il papa ha ordinato a Commendone e al nunzio Biglia di lasciare la corte nel caso l’imperatore rimanga fermo nella decisione di concedere ai nobili la libertà di culto secondo la confessione augustana. Graziani, che teme le conseguenze di una simile rottura, sollecita Avogaro a consultarsi in proposito con Pietro Canisio «nel quale et per la sua singular bontà et zelo del servitio di Dio, et per la molta notitia che ha di lo stato universal dele cose, et particularmente di queste di Germania, et per la molta amorevolezza sua verso di noi, mi pare di poter confidare ogni cosa».

Numero documento
264
Estensione materiale
cc. 16r-16v
Destinatario
Avogadro, Alessandro