Ms. E105 / Lettera 350

Regesto veloce

Nell’occuparsi della vicenda dell’allontanamento della regina Caterina d’Asburgo dalla corte polacca Commendone ha fatto tutto il possibile per mantenere «l’amore et la fraterna intelligenza» fra l’imperatore e il re di Polonia. Ora chiede al nunzio pontificio Vincenzo Dal Portico aggiornamenti sulla questione; lo esorta inoltre a «servir Dio in sinceritate cordis», senza badare alle «suspitioni» che disseminano sul suo conto gli eretici «perché questa è natura loro, et se han fatto anco con altri». Commendone chiede di essere ricordato a padre Melchior Mościcki, confessore di Sigismondo II Augusto, e a Stanisław Barzi, cui invia i propri rallegramenti per la nomina a «marsalco» [marszałek]. Commendone è ancora impegnato nella visita alle chiese e nella «reforma» e probabilmente non riuscirà a ripartire per l’Italia prima dell’inizio di febbraio. Da quando si trova a Vienna Commendone ha scritto ogni settimana al cardinale Varmiense, Stanislao Hosius, ma non avendo mai ricevuto risposta teme che le lettere non siano state recapitate. Il papa ha concesso il beneficio della chiesa parrocchiale di S. Adalberto in Posnania a un membro del seguito di Commendone, il quale chiede perciò a Dal Portico, qualora non abbia già assegnato il beneficio ad altri, di raccomandare il suo candidato al vescovo di Posnania Adam Konarski.

Numero documento
350
Estensione materiale
cc. 55v-56v
Destinatario
Dal Portico, Vincenzo
Luogo di redazione
Vienna
Data di redazione
15 gennaio 1569
Note libere

le parti finali della lettera sono racchiuse tra parentesi a matita.