Commendone ringrazia Melchiorre Biglia, nunzio pontificio all’imperatore, per tre sue lettere e una del cardinale Alessandrino, Michele Bonelli. Il «negozio di Trento» [l’occupazione del principato vescovile da parte di Ferdinando II di Tirolo] è lontano dalla soluzione, ma Commendone confida nella competenza del nunzio e di Scipione Lancellotti e spera che Massimiliano II intervenga con saggezza. Il Capitolo di Strigonia ha richiesto l’invio di un suffraganeo: Commendone offre il proprio consiglio, ma raccomanda a Biglia di scrivere a Roma per ricevere istruzioni. Il sinodo di Salisburgo inizierà la prossima settimana sotto la guida dell’arcivescovo Johann Jakob von Kuen-Belasy. Commendone è in partenza per Monaco dove incontrerà il duca di Baviera Alberto V di Wittelsbach, ma spera di ripartire presto per essere in Italia a Pasqua. Chiede di inviargli la risposta alla presente a Innsbruck, presso Alessandro Trivio.