Ms. E105 / Lettera 456

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Commendone, dietro richiesta dell’imperatore Massimiliano II, ha raccomandato al papa la causa di Giovanni Maria Castelvetro. Pio V ha fatto sapere che i processi iniziati nel tribunale dell’Inquisizione di Roma non possono essere trasferiti altrove, ma che la causa sarà trattata «con ogni clemenza, et carità, et anco con prestezza».

Numero documento
456
Estensione materiale
cc. 106r-106v
Luogo di redazione
Roma
Edizioni del documento

G. Poggiani, Epistolae et orationes olim collectae ab Antonio Maria Gratiano nunc ab Hieronymo Lagomarsino e Societate Iesu adnotationibus illustratae ac primum editae, IV, Roma, Generoso Salomoni, 1758, pp. 443-444, nota (a).

Personaggi rilevanti
Pio V
Massimiliano II d’Asburgo