Lo scambio di corrispondenza fra la Polonia e la Russia è difficile a causa della «molta gelosia» fra i due Stati, ma Commendone cercherà di far arrivare allo zar Ivan IV il plico inviatogli dal destinatario. Un plico precedente è stato affidato dal nunzio Vincenzo Dal Portico a un prete moscovita in visita alla corte polacca. Michał Haraburda, già ambasciatore polacco in Moscovia, riferisce che Ivan IV sarebbe pronto a concludere la pace con la Polonia per dedicarsi alla guerra contro i tartari, alleati degli ottomani. Nei giorni scorsi l’esercito russo, che si trovava nei pressi di Viburgh [Vyborg] per combattere contro le armate svedesi, si è dovuto ritirare a causa di un repentino scioglimento dei ghiacci e ha avuto forti perdite. Fra qualche giorno arriveranno a Varsavia alcuni mercanti provenienti dalla Moscovia fra i quali un friulano dal quale Commendone spera di avere indicazioni sulla via migliore per spedire il plico. La dieta durante la quale deve essere discussa la partecipazione della Polonia alla lega antiturca non è ancora iniziata: il doge riceverà aggiornamenti dal «clarissimo Coraro» [probabilmente Giovanni Correr, ambasciatore veneziano all’imperatore].