b. 62B / Lettera 21

Regesto veloce

Mikołaj Tomicki racconta di aver pranzato con l’arcivescovo di Nicosia Filippo Mocenigo e con il canonico di Padova Girolamo Diedo. In tale occasione si è accennato al compiacimento di Pio V nell’avere appreso che il cardinale Giovanni Francesco Commendone ha proseguito il suo viaggio senza soste, al contrario di quanto gli aveva suggerito l’imperatore Massimiliano II. Tomicki riferisce che lo scontro tra studenti polacchi e fiamminghi non sembra ancora concluso, benché recentemente non vi siano stati ulteriori tafferugli. Egli non ha avuto modo di parlare con il professore di filosofia Federico Pendasio, il quale è molto impegnato nella preparazione del suo corso. Tomicki scrive inoltre che prenderà parte a una lezione di logica di Ottavio Amalteo in compagnia di Zaccaria Mocenigo, con il quale condivide le consuete interrogazioni cui li sottopone Filippo Mocenigo. La prossima settimana Tomicki conta di andare a Venezia per prendere dei soldi in prestito da Baldassarre Cocco. Riferisce poi che suo padre, il castellano di Gnesna Jan Tomicki, gli ha scritto chiedendogli di abbandonare la fede cattolica. In Polonia corre voce che Piotr Zborowski sia tornato dalla sua ambasciata a Costantinopoli e che Andrzej Tęczyński sposerà a breve Zofia Dembowska. Tomicki inoltra infine a Graziani una missiva di suo fratello Fabio Graziani.

Tipologia
it
Numero documento
21
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Padova
Data di redazione
5 novembre 1568
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Pallante Graziani con data cronica.