b. 62B / Lettera 66

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Il pittore Pietro Di Petri si rallegra per la nomina del cardinale Giovanni Francesco Commendone in qualità di legato in Germania e Polonia; ha saputo che la sua partenza sarà ritardata fino a quando il granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici darà licenza a due giurisperiti di potersi unire al suo seguito. Egli ha inoltre appreso della nomina del vescovo di Torcello Giovanni Dolfin a nunzio in Polonia. Di Petri assicura ad Antonio Maria Graziani di aver perso il vizio del gioco d’azzardo, che praticava a Venezia nelle case dei fratelli Baldassarre e Bartolomeo Cocco. Quanto alla sua attività, Di Petri racconta di essere stato ricevuto dall’imperatore Massimiliano II, che gli ha chiesto notizie del ritratto commissionatogli. Dopo quindici giorni di malattia, Di Petri si è ristabilito grazie alle cure del medico Giovanni Maria Della Lama; ha inoltre ricevuto una lettera dalla madre, che lo prega di tornare nelle Fiandre per ricevere l’eredità paterna. Spera che il cardinale Antoine Perrenot de Granvelle gli dia un incarico nelle Fiandre; a questo fine, Di Pietri chiede al cardinal Commendone di perorare la sua causa.

Tipologia
it
Numero documento
66
Estensione materiale
3 pp.
Mittente
Di Petri, Pietro
Luogo di redazione
Praga
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
26 maggio 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Venezia