Mikołaj Tomicki si sofferma a lungo sulla figura di Giulio Poggiani, recentemente scomparso. Quanto alla situazione polacca, Tomicki teme che i prussiani stiano organizzando qualche azione offensiva ai danni della sua terra. Ritiene inoltre che l’assenza di leggi contro le sette religiose abbia favorito la diffusione del calvinismo e dell’antitrinitarismo, ma spera che le future diete polacche riescano a porvi rimedio. Il giovane riferisce poi che per il momento a Padova sono cessati gli scontri tra studenti polacchi e fiamminghi.  Si è recato a Treviso in compagnia del patrizio Girolamo Renaldi, insieme con il quale manda i saluti a Graziani e al cardinale Giovanni Francesco Commendone.