Il nobile napoletano Prospero Nauclerio informa Antonio Maria Graziani di aver concluso una spedizione per conto dell’imperatore Massimiliano II, che gli ha concesso una pensione su alcuni beni nel Regno di Napoli. Spiega inoltre di voler ripartire presto per Napoli ma, per evitare la calura estiva, vorrebbe soggiornare due o tre settimane nell’abbazia veronese di S. Zeno, di cui il cardinale Giovanni Francesco Commendone è commendatario.