Mikołaj Tomicki racconta ad Antonio Maria Graziani di attendere con impazienza lettere del padre Jan Tomicki, castellano di Gnesna, per sapere se gli sarà concesso di recarsi nuovamente in Italia dopo aver fatto ritorno in Polonia. Precisa che alcune sue lettere dirette al padre saranno consegnate da Jan Służewski, palatino di Brześć Kujawski. Racconta inoltre che il conte mantovano Alessandro Torelli gli ha inviato un astuccio con alcuni temperini, mentre non ha ancora ricevuto i crocefissi commissionati a un artigiano di Padova. A causa dei molti impegni, negli ultimi giorni Tomicki non ha potuto fare visita al canonico di Padova Carlo di San Bonifacio. Manda infine i suoi saluti a Graziani, al cardinale Giovanni Francesco Commendone e a Benedetto Boldieri.