b. 62B / Lettera 182

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Mikołaj Tomicki racconta di aver ospitato il pittore Pietro Di Petri, che ha dipinto un suo ritratto. A Padova un polacco, già noto al podestà Giacomo Soranzo per i suoi comportamenti sediziosi e violenti, ha ucciso un uomo durante un litigio ed è scappato dalla città. Tomicki ringrazia poi Graziani per il suo intervento in favore del gentiluomo polacco Andrzej Górka. Racconta inoltre che i crocefissi da lui commissionati non sono ancora pronti, che il conte Alessandro Torelli gli ha fatto dono di un astuccio e di una lucerna. Chiede a Graziani di portare i suoi saluti al gesuita Diego de Ledesma. Il giovane riferisce poi la richiesta del cardinale Stanislao Hosius di poter leggere la lettera con cui ha cercato di convincere la propria madre, Zofia Oporowska, a convertirsi al cattolicesimo. Sottolinea inoltre la mancata risposta del cardinale Otto Truchsess von Waldburg a una sua missiva. Il canonico di Padova Carlo di San Bonifacio, il professore di filosofia Federico Pendasio, il canonico Girolamo Diedo, l’arciprete di Megliadino S. Fidenzio Giovanni Giacomo Diedo, che di recente ha invitato a pranzo Tomicki, e il professore di filosofia Francesco Piccolomini, mandano i loro saluti a Graziani.

Tipologia
it
Numero documento
182
Estensione materiale
9 pp.
Luogo di redazione
Padova
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
27 gennaio 1570
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.