b. 62-I / Lettera 1

Regesto veloce

Graziani riporta quanto riferitogli da Adam Konarski, vescovo di Posnania, sulla situazione politica in Polonia.

Tipologia
it
Numero documento
1
Estensione materiale
4 pp.
Destinatario
incerto
Destinatario probabile
Commendone, Giovanni Francesco
Luogo di redazione
Padova
Luogo di ricezione
Vienna
Data di redazione
21 maggio 1571
Regesto approfondito

Adam Konarski, vescovo di Posnania, ha aggiornato Graziani sulla delicata situazione della Polonia, dove è da temere che si accenda «una fiamma che impedisse tutto quel che si spera […] in quelle parti e in Germania ancora».

Sigismondo II Augusto intendeva ordinare a Konarski, al ritorno di questi da Spira, di ricondurre nel Regno Caterina d’Asburgo, ma Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, ha convinto il re che era più opportuno lasciare la regina in Germania e ha ribadito al sovrano che il suo matrimonio è invalido. Altrettanto ha fatto il vescovo di Cracovia, Filip Padniewski. Con tali argomenti Uchański cerca d’introdurre per altra via quelle «novità» che Commendone aveva a suo tempo cercato d’impedire.

Massimiliano II ha riferito al vescovo di Posnania le voci secondo cui il re di Polonia vorrebbe sposare una delle dame di Anna Jagellona. Konarski ha perciò scritto al sovrano, il quale ha subito allontanato la giovane dalla corte e l’ha fatta rinchiudere in un monastero in Masovia, sotto la sorveglianza di duecento archibugieri. Konarski è stato tuttavia ammonito da Franciszek Krasiński, vicecancelliere di Polonia, il quale ha considerato che forse dietro quelle voci «latebat aliud aliquid». Alcuni ritengono infatti che Sigismondo non abbia intenzione di prenderla in moglie, ma solo di «vedere come gli si permette et che moto ne nasce, per pigliar poi da quello diliberazione». Al momento il suo interesse sembra essere rivolto alla «contessa vedova di Tarnovia [...], del miglior sangue del Regno», che non consentirebbe mai alle nozze.

Dalle notizie ricevute da Konarski Graziani ricava che «l’humore bolle molto in Polonia, et il Regno è in terrore».

Note libere

Lettera autografa.

Luoghi rilevanti
Spira