In un colloquio con Graziani, Olbracht Łaski, palatino di Siradia, ha confermato che la Dieta dell’elezione si svolgerà nel luogo e nel tempo già stabiliti e ha comunicato che Commendone non sarà ascoltato nella Dieta della Convocazione.

È in atto un tentativo ordito dagli eretici, guidati da Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria, per ottenere l’espulsione dalla Polonia del cardinale, adducendo il timore di ostacoli alla sottoscrizione della «Concordia» [Confederazione di Varsavia]. Si sostiene perciò che vada impedita la presenza di stranieri che si intromettono negli affari del Regno, che Commendone fomenterà il nuovo sovrano contro gli eretici e li farà perseguitare come in Francia.

Graziani auspica che a questo punto Commendone rediga uno scritto sulla «Concordia», «mostrando le sue radici et quanto tocchi il fundamento di questa Repubblica».

Il palatino di Siradia ha riferito a Graziani che farà visita a Commendone non appena tornerà dal suo viaggio.

La maggior parte degli eretici propende comunque per un sovrano cattolico, ritenendo che un re eretico proibirà la confessione cattolica, creando disordini, mentre un re cattolico «lasarà viver ognuno come per il passato».

Vincenzo Dal Portico, nunzio pontificio in Polonia, ha chiesto la protezione del palatino di Siradia al quale ha detto d’essere stato confermato nella sua carica da Gregorio XIII, e ha inviato inoltre uno scritto in cui si difende dalle accuse mossegli dall’abate Cyrus, agente imperiale in Polonia. Le lettere da Roma cui fa riferimento sono già note a Commendone e Graziani.