Graziani ha rimandato la sua partenza da Varsavia dopo le richieste presentate oggi in Senato dagli eretici in merito alla «Concordia de la religione». Olbracht Łaski, palatino di Siradia e Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, hanno infatti riferito che gli eretici chiedono garanzie contro eventuali conversioni forzate da parte dei cattolici. Mirano così ad assicurarsi «quello che non li pare di potere ottenere ad un tratto circa la libera licenza nella religione».

Graziani ha ottenuto da Adam Konarski, vescovo di Posnania, la «poliza» presentata dagli eretici in Senato che giudica «perniciosa et che contenga una liberissima licenza nella religione et confonda la catholica con tutte l’altre sette». Ne allega alla presente lettera una traduzione. Ha inoltre pregato il vescovo e il palatino di Siradia di non lasciare la città.

Graziani ritiene che gli eretici abbiano cercato di impedire l’arrivo di Commendone perché consapevoli che questi si sarebbe opposto all’approvazione di quel testo. Non essendoci riusciti, hanno tentato ieri di far approvare rapidamente il documento prima che Commendone potesse esserne avvisato. Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria, e Jan Tomicki, castellano di Gnesna, sono i principali promotori della «concordia»: il primo, in particolare, ha dichiarato che se sarà approvata egli sosterrà l’elezione di un sovrano cattolico. Oggi è prevista la deliberazione in merito.

Dopo aver invitato nuovamente Commendone a non partire, Graziani comunica che lascerà Varsavia domani, portando con sé le lettere ricevute dall’Italia.