b. 62-I / Lettera 63
- Sottounità / Unità archivistica
- KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Separate Letters, Ms. 62-I
- Regesto veloce
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Graziani dà conto della richiesta fatta dagli eretici, in vista della Dieta dell’incoronazione, di riconoscere solo il cattolicesimo e la confessione augustana; informa inoltre sugli esiti della proposta di Commendone di far muovere gli eretici contro Ivan IV per placare le contese religiose in Polonia.
- Tipologia
- it lettera sciolta, minuta
- Numero documento
- 63
- Estensione materiale
- 3 pp.
- Mittente
- Graziani, Antonio Maria <1537-1611>
- Destinatario
- Gallio, Tolomeo
- Data di redazione
- 21 novembre 1573
- Regesto approfondito
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«21 novembre, cifra Como»
«Gli heretici, vedendo di non poter diffondere la bruttura di questa loro approbazione di tutte le sette, trattano fra loro di ottenere che nella Dieta della coronazione si approvi solamente la religione catholica et la confessione augustana, sperando sotto questo mantello ricoprire anco l’altre, et con più honesto pretesto, et con manco invidia, godere la medesima licenza della religione; et già cominciano ancor essi a detestare questa varietà di sette, et ne accusano i catholici, che habbiano altre volte impedito questa appro[ba]zione della confessione augustana et condannatione delle altre sette. Et perché è uno editto di re Sigismondo [I] fatto contra l’heresia di Lutero l’anno del [15]24, negano che sia fatto di assenso degli ordini, et il medesimo dicono degli statuti di Jagellone fatti al tempo dell’heresia di Bohemia».
Graziani prevede che ci saranno molte contese nella prossima Dieta, in quanto gli eretici saranno particolarmente attenti «a fondar bene le cose loro» in questa assemblea, nella quale il sovrano porrà il «fondamento del suo governo». Con l’occasione delle nozze di Jan Tarło, castellano di Radom, si moltiplicano perciò tra gli eretici gli incontri per superare i tanti contrasti tra loro.
Graziani ha chiesto a Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, di rinviare l’invio presso il re di Hieronim Rozdrażewski, «per levarli l’opinione che si tiene che habbia preso del molto poter degl’heretici».
«Como 18 novembre, cifra»
Commendone ritiene che inviare gli eretici al fronte contro Ivan IV sia una via efficace per «smaltire i mali humori che turbano la religione». Si è quindi adoperato per promuovere questo piano, malgrado la contrarietà di molti eretici, e ha dato istruzioni a Graziani, il quale ogni giorno riesce, con discrezione, a guadagnare qualcuno alla causa. Hieronim Ossoliński, castellano di Sandomiria e particolarmente autorevole presso gli eretici, si è dichiarato – «dopo […] haverci fatto molta resistenza» – a favore della guerra con Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria.
Anna Jagellona è risentita per la decisione del sovrano di delegare alla Dieta qualsiasi decisione riguardante il suo ruolo, e nemmeno la visita di Jean Bazin, inviato francese in Polonia, l’ha rasserenata.
«21 novembre, cifra Como»
Il vescovo di Cuiavia ha deciso di inviare al re non già Hieronim Rozdrażewski, ma il «Cosobuzchi, persona assai ardente nelle cose della religione», al posto di Hieronim Rozdrażewski.
Corre voce che Enrico di Valois tardi ancora per via di nuovi conflitti in Francia o, come alcuni ritengono, a causa della mancanza di denaro o dell’amore per una donna.
- Note libere
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La minuta consta di tre parti redatte in giorni successivi, come evidenzia l’attergato. Lettera autografa; evidenziate le parti da volgere in cifra.