b. 62-I / Lettera 76

Regesto veloce

Graziani riferisce quanto discusso con Andrzej Zborowski riguardo al fratello Piotr, palatino di Sandomiria, e dà conto di un ulteriore colloquio con Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet, inviato di Enrico di Valois in Polonia, riguardo alla missione di Graziani presso il nuovo sovrano e al sostegno di Commendone a Enrico di Valois.

Numero documento
76
Estensione materiale
8 pp.
Luogo di redazione
Cracovia
Data di redazione
7 dicembre 1573
Regesto approfondito

Andrzej Zborowski sospetta che il fratello Piotr, palatino di Sandomiria, a lui sempre ostile, abbia un’intesa segreta con l’inviato di Enrico di Valois in Polonia Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet.

Il palatino «nel secreto dell’animo suo è pentito dell’elettione [di Enrico di Valois]», spinto anche dal suo segretario Konrad Krupka Przeclawski. Lo stesso re, sebbene affermi di stimare gli Zborowski, ha affermato di non poter «conversare et communicare intrinsecamente con loro […] per la diversità della religione». «Dio volesse – commenta Graziani – che il re avesse tal animo, et forse l’ha, ma io non posso credere, o al manco mi pare gran cosa che l’habbia detto a colui [Przeclawski], il quale però dice assolutamente che non si può essere più papista di quello che [è?] il re». Graziani ha esortato Andrzej Zborowski a non legare troppo la sua fortuna a quella del fratello Piotr, in quanto prevede che il palatino perderà a breve la grazia del sovrano.

In un colloquio con Graziani, Andrzej Zborowski ha riferito di non aver aspirazioni a diventare vicecancelliere, anche se sia Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, che Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, lo hanno esortato, per motivi diversi, ad assumere quell’incarico.

Il palatino di Sandomiria è contrario al matrimonio del re con Anna Jagellona, e Monluc consiglia al re di rimandarlo il più possibile. Graziani ha obiettato che, se non ha altre pretendenti, l’eletto dovrebbe sposare l’Infanta e cercare di avere il prima possibile dei figli da lei, unico modo per acquisire stabilmente il Regno. Graziani cercherà di conoscere l’opinione di Rambouillet in merito.

Si è chiesto a Enrico di Valois di ordinare ufficialmente ad Andrzej Zborowski di raggiungerlo ai confini del Regno. Graziani ritiene che il re accetterà e che l’unico ostacolo alla missione sia il fratello Piotr.

Durante un nuovo incontro con Graziani, Rambouillet ha encomiato Commendone per il sostegno dato a Enrico nonostante gli ordini del papa, il quale, «quando […] [Rambouillet lo] pregò […] che desse commissione a Commendone in raccomandazione d’Angiù, […] si scusò dicendo che li conveniva essere padre commune». Prima di lasciare Roma, Rambouillet aveva poi appreso del sostegno di Commendone, così come delle lamentele di Massimiliano II presso il papa al riguardo.

Diversamente da quanto previsto, Vincenzo Lauro, nuovo nunzio pontificio in Polonia, non giungerà in Polonia attraverso la Germania ma «farà il cammino per Italia»: è quindi possibile che incontrerà Commendone sul suo cammino.

Rambouillet ha chiesto formalmente a Graziani di raggiungere il nuovo sovrano ai confini del Regno; domanda inoltre copia di documenti e articoli approvati in Francia dal nuovo sovrano. Hanno anche discusso di altri argomenti, tra cui l’opinione di Commendone secondo cui occorre che le esequie siano seguite al più presto dall’incoronazione, e i progetti degli eretici di modificare l’amministrazione della giustizia nel Regno. Rambouillet ha esortato Graziani a sottoporre tali progetti al re eletto il prima possibile.

Graziani chiede, come di consueto, a Commendone di rivedere le lettere che ha scritto a Tolomeo Gallio.

Graziani lamenta di non aver ricevuto lettere di Commendone dopo il 4 novembre e informa di aver preso cento fiorini in prestito da Sebastiano Montelupi per affrontare spese necessarie. Graziani non accompagnerà Rambouillet in Posnania ma partirà da solo non appena riceverà notizie più certe sul procedere del viaggio del re.

Note libere

Lettera autografa, probabulmente spedita; testo cifrato reso in chiaro dai ricercatori NSA.