Informando il cardinale Reumano sulla partecipazione dei principi alla dieta di Augusta, Commendone riferisce in particolare dell’elettore del Palatinato, che probabilmente non parteciperà, e dell’arcivescovo di Colonia, che ha incontrato di persona. Entro due giorni si prevede l’arrivo degli ultimi invitati e la conseguente inaugurazione della dieta. L’imperatore si mostra fiducioso circa il buon esito del caso dell’arcivescovo di Colonia, e afferma di non avere intenzione di trattare di questioni religiose nel corso della dieta. Commendone chiede ragguagli sulla disponibilità del papa a offrire aiuto militare all’imperatore contro i Turchi in Ungheria e sulla possibilità di nominare il figlio del duca di Baviera al vescovado di Frisinga. Tramite un suo segretario, l’imperatore ha infine raccomandato a Commendone uno studente tedesco arrestato a Bologna dall’Inquisizione e mandato a Roma per il processo.