Ms. E97 / Lettera 46

Regesto veloce

Commendone scrive a papa Pio V di aver consultato il nunzio Melchiorre Biglia, l’auditore di Rota Scipione Lancellotti, il gesuita Pietro Canisio e altri teologi per valutare se sia giunto il momento di conformarsi all’istruzione ricevuta dal pontefice di abbandonare la dieta di Augusta per protesta qualora si fossero discusse materie contrarie al concilio di Trento e ai dogmi della Chiesa romana. Manda quindi per iscritto i pareri dei teologi sui punti discussi tra loro nel dettaglio, nonché una protesta redatta dal Lancellotti. Di tutto ciò ha parlato con il cardinale di Augusta e con l’ambasciatore spagnolo. Riferisce poi di un importante colloquio avuto con l’imperatore sulla pace di Augusta del 1555 e sul concilio di Trento.  Riporta infine i colloqui con i principi cattolici ad Augusta i quali, pur dichiarandosi fedeli ai decreti del concilio, temono che la richiesta di inserire l’accettazione dei decreti tridentini nella conferma della pace del 1555 e, di conseguenza nel testo del recesso, possa spingere i protestanti a chiedere a loro volta la revoca proprio di quelle clausole che attualmente rendono possibile la sopravvivenza del cattolicesimo in Germania.

 «Cifra»

L’ambasciatore del re di Spagna e il cardinale di Augusta ritengono che una protesta del legato pontificio non sarebbe tollerata dall’imperatore, e neppure dai prelati cattolici di Germania, con il rischio di uno scisma.

 «Cifra»

Testo della lettera 45 (cc. 73v-74r) con richiesta al cardinale Alessandrino di trasmetterla al papa.

Numero documento
46
Estensione materiale
cc. 74r-78r
Destinatario
Pio V
Luogo di redazione
Augusta
Edizioni del documento

pubblicata in Nuntiaturberichte aus Deutschland, II: 1560-1572, V: Nuntius Biglia 1565-1566 (Juni). Commendone als Legat auf dem Reichstag zu Augsburg 1566, bearbeitet von I. P. Dengel, Wien und Leipzig, Hölder-Pichler-Tempsky A.-G., 1926, pp. 189-195.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.

Luoghi rilevanti
Spira