Ms. E97 / Lettera 52

Regesto veloce

Commendone lamenta che lo scritto dei cattolici presentato alla dieta in risposta a quello dei protestanti sia stato approvato senza ch’egli ne avesse copia, aggiungendo che il cardinale di Augusta e il gesuita Pietro Canisio affermano che vi era menzionato il concilio. Egli riferisce inoltre che l’imperatore ha ripetutamente intimato all’elettore del Palatinato di restituire i beni ecclesiastici da lui usurpati.

«Cifra»

Commendone si adopera perché l’imperatore intervenga contro l’elettore del Palatinato, mettendo fine all’alleanza tra luterani e calvinisti; l’arcivescovo di Colonia ha dimostrato la propria fedeltà alla Chiesa nella stesura del documento che i cattolici hanno presentato all’imperatore e Commendone ha aspettato a trasmettergli il breve pontificio a lui indirizzato.

Numero documento
52
Estensione materiale
cc. 83r-84r
Destinatario
Bonelli, Michele
Luogo di redazione
Augusta
Data di redazione
18 maggio 1566
Edizioni del documento

pubblicata in Nuntiaturberichte aus Deutschland, II: 1560-1572, V: Nuntius Biglia 1565-1566 (Juni). Commendone als Legat auf dem Reichstag zu Augsburg 1566, bearbeitet von I. P. Dengel, Wien und Leipzig, Hölder-Pichler-Tempsky A.-G., 1926, pp. 216-217; parzialmente in Julii Pogiani sunensis epistolae et orationes ollim collectae ab Antonio Maria Gratiano nunc ab Hieronymo Lagomarsinio e societate Jesu adnotationibus illustratae ac primum editae, volumen IV, Romae, excudebat Generosus Salomonius bibliopola, 1762, p. 300 n. a.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.