Ms. E97 / Lettera 82

Regesto veloce

Commendone racconta come i protestanti si stiano adoperando perché l’imperatore stesso dichiari le condizioni per ottenere la libertà di culto in Austria Inferiore, senza attendere il parere dei commissari deputati a fornire un’interpretazione comune della Confessione augustana. Di fronte alle rimostranze del legato, l’imperatore avrebbe replicato di essere all’oscuro di tutto. Commendone riferisce di avere quindi ribadito al sovrano tutti i rischi insiti in tali concessioni: se pure essi si mostrano tutti «pronti a l’unione fra loro» pur di raggiungere il loro fine, essendo per lo più «sacramentarii et d’altre pessime sette», ne deriverebbe un concreto rischio per la stabilità politica dell’impero. L’ambasciatore spagnolo presso la corte cesarea ritiene che la situazione possa volgere a favore dei cattolici, qualora si concretizzassero i progetti di nozze tra il re di Spagna, da poco vedovo, e la primogenita dell’imperatore. Commendone conclude informando che nel corso dell’incontro si è anche discusso dell’applicazione dei decreti del concilio di Trento.

Numero documento
82
Estensione materiale
cc. 138r-141v
Destinatario
Bonelli, Michele
Luogo di redazione
Vienna
Data di redazione
10 novembre 1568
Edizioni del documento

pubblicata parzialmente in Nuntiaturberichte aus Deutschland, II: 1560-1572, VI: Nuntius Biglia 1566 (Juni) – 1569 (Dezember). Commendone als Legat bei Kaiser Maximilian II 1568 (Oktober) – 1569 (Jänner), bearbeitet von I. P. Dengel, Wien, Verlag Adolf Holzhausens Nachfolger, 1939, pp. 239-246.