Commendone comunica di aver proseguito la propria visita a Passavia e di aver istruito il vescovo sulla riforma. Giunto a Salisburgo, ha poi deciso di non trattenersi per la celebrazione del sinodo provinciale e di recarsi a Monaco. Egli ritiene che l’arcivescovo di Salisburgo sia efficacemente coadiuvato da Feliciano Ninguarda. Tesse anche le lodi di Ernesto di Baviera, figlio del duca, che è titolare di un canonicato a Salisburgo. Tra il resto, Commendone racconta come il duca di Baviera abbia convocato i rappresentanti di diversi principi per decidere come comportarsi rispetto alla permanenza del principe d’Orange in Alsazia: ora quest’ultimo si è spostato a Monheim e si attende l’esito del «convento» di Francoforte voluto dall’elettore di Magonza.