Ms. E97 / Lettera 124

Regesto veloce

Commendone scrive di aver ricevuto la nomina a legato in Germania e Polonia con il compito di promuovere una lega antiturca e di far fronte all’eventuale richiesta di divorzio da parte del re di Polonia. Egli rimarca che, se quest’ultima si concretizzasse, il suo spazio di manovra sarebbe reso ancora più difficile dalla condotta dell’arcivescovo di Gnesna il quale, oltre ad aver recentemente concesso a un gentiluomo polacco la dispensa per risposarsi a seguito del ripudio della prima moglie, rivendica, dietro suggerimento dell’«eretico» Andreas Fricius, di avere «tanta podestà l’arcivescovo in Polonia quanta il papa a Roma». Commendone mette inoltre in evidenza come il risentimento del re di Polonia nei confronti del re di Spagna per il contenzioso circa il possesso dei beni ereditati dalla madre Bona Sforza nel regno di Napoli costituisca un ostacolo alla sua adesione alla lega antiturca. Commendone chiede infine che, oltre al giurista Giovanni Tolosani, possano unirsi al suo seguito il gesuita Francisco de Toledo e il vescovo di Sebenico Girolamo Savorgnan.

Tipologia
it
Numero documento
124
Estensione materiale
cc. 204r-206v
Destinatario
Bonelli, Michele
Luogo di redazione
Verona
Data di redazione
18 giugno 1571
Note libere

Numerose correzioni in interlinea e a margine. Il testo è interamente barrato da un tratto di penna trasversale; la versione finale, con ampie aggiunte, si trova alle cc. 226r-229r.