Ms. E97 / Lettera 157

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Commendone conferma di aver ricevuto la nomina a legato apostolico in Germania e Polonia con l’incarico di promuovere una lega antiturca e di affrontare l’eventuale richiesta di divorzio del re di Polonia. Quanto all’ultimo punto, il cardinale spiega come il negoziato sia reso complicato dalla decisione dell’arcivescovo di Gnesna Jakub Uchański di concedere a un gentiluomo polacco la dispensa per risposarsi dopo aver ripudiato la prima moglie. È stata inoltre divulgata una lettera attribuita a Uchański, con la quale egli rivendica, consigliato dall’eretico Andreas Fricius, il fatto che «l’arcivescovo habbia tanta podestà in Polonia quanta il papa a Roma». Su tale questione Commendone si augura quindi un immediato intervento dell’imperatore. Il legato precisa inoltre che il risentimento del re di Polonia nei confronti del re di Spagna per il possesso di beni ereditati per via materna nel Regno di Napoli costituisce un ostacolo alla sua adesione alla lega antiturca. Commendone chiede infine di potere aggiungere al proprio seguito il gesuita Francisco de Toledo, il vescovo di Sebenico Girolamo Savorgnan e il legista Giovanni Tolosani.

Numero documento
157
Estensione materiale
cc. 226r-229r
Destinatario
Bonelli, Michele
Luogo di redazione
Verona
Data di redazione
15 maggio 1571
Note libere

La lettera è la versione finale, con ampie aggiunte, del testo alle cc. 204r-206v.