Ms. E97 / Lettera 188

Regesto veloce

Nonostante la vittoria dell’armata cristiana a Lepanto, scrive Commendone, l’imperatore non ha le forze per sferrare un attacco ai Turchi in Ungheria, anche se un suo intervento sul fronte orientale sarebbe auspicabile, poiché coinvolgerebbe i polacchi e i cristiani soggetti agli Ottomani, consolidando al contempo i progetti di una lega antiturca. Il legato ritiene che, senza l’intervento dell’imperatore, i polacchi non si muoveranno in Valacchia, essendo già impegnati militarmente in Prussia e Livonia. Inoltre, il re di Polonia ha affidato al palatino di Posnania, «molto gran signore et molto heretico», una missione presso i principi di Germania con la speranza di stringere un’alleanza: l’iniziativa preoccupa fortemente Commendone, in particolare a causa del risentimento del sovrano polacco nei confronti del re di Spagna dovuto alla contesa per il possesso dei beni di Bona Sforza, madre del re di Polonia, nel Regno di Napoli.

Numero documento
188
Estensione materiale
cc. 269r-270r
Destinatario
Rusticucci, Girolamo
Luogo di redazione
Vienna
Data di redazione
30 ottobre 1571
Edizioni del documento

pubblicata in Nuntiaturberichte aus Deutschland, II: 1560-1572, VIII: Nuntius G. Delfino und Kardinallegat G. F. Commendone 1571-1572, bearbeitet von J. Rainer, Graz-Köln, Hermann Böhlaus Nachf., 1967, pp. 128-130.

Luoghi rilevanti
Costantinopoli
Lepanto