Ms. E97 / Lettera 213

Regesto veloce

Commendone riporta le principali notizie sulla situazione polacca: diversi palatinati hanno nominato i propri nunzi per la prossima Dieta, di cui la maggior parte di fede cattolica, ad eccezione delle delegazioni di Posnania e Calisia, che tuttavia annoverano un personaggio autorevole come il cattolico Jan Opaliński. Rallentato nel viaggio a causa della diffusione della peste, Commendone ha inviato a Varsavia Antonio Maria Graziani per rendere omaggio al sovrano e per avere informazioni dal nunzio Dolfin «su la purgatione de la Dieta». Lo attenderà a Petricovia, località in cui il popolo rimane molto devoto, nonostante il governatore sia «heretico»: secondo il legato, se nella Dieta fossero annullate «le leggi contra gli heretici in tutte le terre del re dove sono simili governatori, sarebbono subito introdutti ministri de le lor sette et cacciati i sacerdoti catholici».

 «Cifra»

Il re di Francia ha offerto l’ordine di San Michele a Olbracht Łaski, il quale ha chiesto consiglio a Commendone sul da farsi. Quest’ultimo gli ha suggerito di non accettare. Da poco nominato principe di Valacchia, Łaski ritiene che potrà mantenere il controllo o sottomettendosi al sultano o muovendogli guerra con l’aiuto di soldati stranieri e favorendo la ribellione dei popoli confinanti, bulgari e serbi. Assieme a Łaski, Commendone ha incontrato vari emissari bulgari, serbi, valacchi e circassi, che vorrebbero «unir i christiani» per «liberarli da la servitù di Turchi». Poiché Łaski vorrebbe recarsi a Roma per chiedere il sostegno militare della lega contro i turchi, Commendone l’ha convinto a parlarne prima con l’imperatore.

 «Cifra»

Commendone sa che la prossima Dieta in Polonia ha come scopo principale la richiesta di divorzio del re, cui gli eretici sono favorevoli, mentre i cattolici temono di non riuscire a opporsi. Il legato ha già scritto al nunzio Giovanni Dolfin affinché chieda all’imperatore di mandare al più presto un suo ambasciatore al re di Polonia per dissuaderlo dalle sue intenzioni. Del resto, se la richiesta di divorzio fosse approvata, fallirebbe qualsiasi progetto di lega antiturca, perché il re di Polonia sarebbe costretto a favorire gli eretici del suo Regno, o potrebbe persino allearsi con altri principi eretici.

Numero documento
213
Estensione materiale
cc. 301r-305r
Destinatario
Rusticucci, Girolamo
Luogo di redazione
Petricovia
Data di redazione
20 dicembre 1571