Ms. E97 / Lettera 220

Regesto veloce

Commendone riferisce di avere incontrato il re di Polonia, il quale preferirebbe non aderire alla lega antiturca per poter mantenere gli attuali accordi di pace con gli ottomani, benché consapevole che, con l’aiuto della lega, potrebbe muovere guerra ai tatari, alleati dei turchi. Esortato da Commendone a non chiedere il divorzio, il re sarebbe scoppiato in lacrime, affermando di non volere «se non quello che si può».

«Cifra»

Mentre il nunzio Vincenzo Dal Portico sostiene che si debba permettere al re di chiedere una dispensa per il divorzio, Commendone è fermamente contrario e l’ha persuaso a impegnarsi per evitarlo. Il legato offre poi alcuni ragguagli sulle ultime notizie giunte a corte: poiché il re vuole sottoporre alla Dieta la questione dello scioglimento del suo matrimonio, l’apertura dell’assemblea potrebbe subire ulteriori ritardi; a Varsavia è imminente l’arrivo dell’arcivescovo di Gnesna, il quale ha intenzione di «muovere rumore». In ultimo, Commendone ritiene falsa l’ipotesi che il re intenda muovere guerra ai tatari.

«In foglio a parte»

Dalla Valacchia è giunto in Polonia un piccolo contingente di soldati per fronteggiare i tatari; è in arrivo a Varsavia un ambasciatore ottomano, forse con l’intenzione di ostacolare le trattative per la lega antiturca; alcuni soldati ottomani diretti verso la Polonia hanno deviato per Alba Reale.

Numero documento
220
Estensione materiale
cc. 314r-318v
Destinatario
Rusticucci, Girolamo
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
24 gennaio 1572
Note libere