Ms. E97 / Lettera 232

Regesto veloce

Commendone riferisce che re di Polonia ha intenzione di chiedere il divorzio onde garantire maggiore stabilità al suo Regno. Il sovrano gli ha inoltre comunicato di volere allontanare l’ambasciatore ottomano il quale, oltre a cercare di ottenere informazioni sulla corte, pretende il pagamento di una somma ingente a beneficio dei tatari, il prezzo da pagare per aver evitato saccheggi e scorrerie nel Regno polacco. Un secondo ambasciatore ottomano ha raggiunto Varsavia lamentando preparativi militari da parte del voivoda di Valacchia che, nel frattempo, è stato spodestato. Tra le ultime novità il legato riferisce del licenziamento dei marinai arruolati a Danzica contro il re di Danimarca e dell’arrivo a Varsavia la settimana precedente del gran maresciallo di Lituania Jan Chodkiewicz il quale, grazie al lavoro dei gesuiti di Vilna, medita la conversione. Egli ha visitato Commendone, rivelandogli i suoi dubbi in materia di religione, a cui sia il legato sia il gesuita Francisco de Toledo hanno prontamente risposto.

«Cifra»

Nonostante sia scontento dell’ambasciata ottomana, il re di Polonia non sembra intenzionato a rompere la pace con i Turchi per unirsi alla lega; si potrebbero sollecitare, secondo il legato, alcuni signori del Regno affinché sostengano apertamente l’adesione alla lega una volta apertasi la Dieta. Dal punto di vista politico, Commendone teme sia il ruolo di crescente importanza dell’elettore di Sassonia sia le manovre del sovrano per convincere i notabili del Regno ad appoggiarlo nella richiesta di divorzio, adducendo la possibilità di ottenere la dispensa pontificia e l’appoggio dell’imperatore.

Numero documento
232
Estensione materiale
cc. 332r-335r
Destinatario
Rusticucci, Girolamo
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
21 febbraio 1572
Note libere

Data topica assente, ricavata dai ricercatori NSA. Il nome del destinatario, non indicato, è dedotto dalle lettere contigue.

Luoghi rilevanti
Costantinopoli
Cotim
Danzica
Vilna