Commendone comunica l’arrivo di Antonio Maria Graziani, immediatamente ripartito per visitare l’arcivescovo di Gnesna (in condizioni di salute precarie a causa di un secondo colpo apoplettico), il vescovo di Cuiavia e l’infanta del Regno. I signori di Polonia minore e maggiore non hanno ancora raggiunto un accordo per incontrarsi. 

«Cifra»

Graziani ha informato Commendone del fatto che l’imperatore conta sul sostegno dei lituani per l’elezione al trono di suo figlio Ernesto. Contrariamente a quanto ritiene il sovrano, secondo Commendone sarebbe bene che i lituani dichiarassero subito il loro favore nei confronti degli Asburgo: sarebbero così seguiti dai polacchi, specie da quelli che ancora non osano dichiararsi apertamente. È anche di fondamentale importanza che l’imperatore riesca a portare dalla propria parte, accettandone le condizioni, il palatino di Siradia Olbracht Łaski, che in Polonia gode di grandissimo consenso. Segue copia di una lettera con cui il vescovo di Posnania informa dell’invio di emissari imperiali in Polonia.