Commendone riferisce della malattia del gesuita Francisco de Toledo e della scomparsa del vescovo di Premislia. Mikołaj Tomicki ha ricevuto gli ordini sacri e ha preso possesso di un canonicato a Cracovia.

«Cifra»

Il vescovo di Cuiavia ha confermato a Commendone le pericolose manovre dell’arcivescovo di Gnesna, «principal heretico di Polonia», in un contesto così delicato come l’elezione del nuovo sovrano. Il legato è preoccupato che Jan Chodkiewicz o il palatino di Siradia Olbracht Łaski possano passare dalla parte degli eretici e che i palatini di Cracovia, Sandomiria e Posnania trovino un accordo sulla candidatura del duca di Prussia. I signori di Prussia, tra il resto, lamentano la prolungata vacanza della diocesi di Culma, per cui sollecitano la nomina di un vescovo. Commendone riferisce poi altre novità sul fronte della politica interna: la Dieta generale è stata indetta per il 13 ottobre nelle campagne di Lublino; i lituani chiedono la restituzione di quattro palatinati sottratti dal re defunto; il palatino di Cracovia amministra il «tesoro» della corte «per conciliarsi con questi denari i cortigiani del re morto et provedere anchora ad alchuni suoi partiali»; si candida inoltre al trono polacco cercando di sposare l’infanta; sono stati conclusi accordi di pace con tatari, russi e turchi, mentre è stata rimandata la questione della consegna al nuovo voivoda di Valacchia delle ricchezze del suo predecessore. Commendone allega infine la trascrizione di un biglietto del duca di Olica.