Fulvio Ruggieri, Viaggio d'Alamagna fatto dal cardinal Commendone l'anno 1560, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone 1560 (Dezember) – 1562  (März), 1560-1572, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz-Köln, Böhlaus, 1953, pp. 57-170

p. 103, «Terra tanto bella et famosa per le mercantie che ci si fanno, ché per essere da se stessa nota non ne dirò altro».

Commendone a Carlo Borromeo, 10 maggio 1561, KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro II, lettera 56:

«Io non le ho voluto scrivere fin hora delle necessità che s’hanno in sì fatti viaggi. Hora, vedendo quale sia quello che mi resta, la supplico a considerare quanto faccia bisogno spendere ad un conosciuto per servitore del papa in paesi d’heretici et a quanti disordini gli convenga rimediare con denari per non dare occasione di peggio. Se io havessi modo di provedermi del mio veramente non sarei molesto a Vostra Signoria Illustrissima, perché io so bene che non lo potrei spender meglio che a servitio della Sede Apostolica, per la quale io non recuso di spendere la vita stessa, ma non havendo modo di farlo pregho la Signoria Vostra Illustrissima che per la sua singular bontà et prudentia voglia dare ordine a questo ancora et farne offico con Nostro Signore. [...] Questo solo le dirò: che se pure mi converrà andare in Svetia et per la lunghezza et anco più per la difficultà del viaggio et di questi benedetti salvacondotti, io non veggo di potere essere in Italia prima che al fin di febraro; ma se vo in Dania (Danimarca) sola spero esservi al ottobre. In ogni caso, non essendo questa legatione come l’altre, non posso far di manco di non haver tutto il bisogno inanti ch’io parto d’Anversa o almeno in Lubeca».