Praga
- Data
- 19 gennaio 1561, 16:00:00 – 22 gennaio 1561
- Da evidenziare
- true
- Fonte / Citazione
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Fulvio Ruggieri, Viaggio d'Alamagna fatto dal cardinal Commendone l'anno 1560, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone 1560 (Dezember)-1562 (März), 1560-1572, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz-Köln, Böhlaus, 1953, pp. 57-170
pp. 68-69, «A Praga li due nuntii furono alloggiati in castello dall' arciduca Ferdinando d’Austria, governatore del reame di Bohemia per l’imperatore suo padre. Questa città è la reale di Bohemia, et molto grande, bella et mercantile, è divisa in tre parti. La prima e la più bella è la città vecchia, che è in piano, l'altra è la nuova, similmente in piano, che si congiunge alla vecchia da mezogiorno, mediante una fossa con la muraglia, et queste due parti sono da oriente di qua dal fiume Molta, detto da Latini Multavia, che passa per mezo la città, sopra il quale è un bellissimo ponte di pietra di 24 archi, fatto da Carlo IV imperatore. La terza, che è la minore, è oltre il fiume da ocidente sul colle, circa il castello, dove alloggia l'arciduca.
[…] Li sono più sorte d’heretici et monasterii et chiese cattholiche et la chiesa cathedrale. Al tempo di Carlo IV vi era lo Studio […], ma per le heresie suddette fu trasferito a Lipsia. Il resto del Regno è pieno d’ogni sorte d’heretici et massimi di Calistini, cioè che si comunicano sub utraque specie. I quali non dissentono dai cattolici fuor di questo; nondimeno ci sono molti cattolici et massime quasi tutti nobili; ma per la nostra strada non trovammo chiesa che non fosse profanata, fuor che a Znam, Praga et Comtau [Komotau]».
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Commendone a Giovanni Dolfin, 20 gennaio 1561, KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro I, lettera 26
«A li XIX del presente venimmo a Praga con tanta furia di vento et di freddo che in verità eravamo perduti. Per viaggio bisognò entrare in certe case come morti; et quel che è peggio, bisogna partire dimane. Non è possibile né con lapi né con tutte le vesti et pelli del mondo defendersi da non aghiacciare; et vi so dire che non habbiamo paura de’ ladri, ché mai si ritrova né si vede persona per viaggio. Et l’arciduca et questi signori tutti affermano non haver mai più sentito tal freddo, che ci ha aspettato per sua cortesia».
- Citato in
- Ms. 86 / Lettera 26
- Luogo
- Praga
- Persone rilevanti
- Ferdinando II di Tirolo