Fulvio Ruggieri, Viaggio d'Alamagna fatto dal cardinal Commendone l'anno 1560, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone 1560 (Dezember) – 1562  (März), 1560-1572, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz-Köln, Böhlaus, 1953, pp. 57-170

pp. 84-85, «Terra murata del duca Henrico di Bransvich, cugino carnale del duca Henrico sudetto. […] Essa riconosce il duca per signore, ma non per padrone assoluto. […] Qui non si dice messa. […] In questo paese […] li forestieri di ogni sorte corrono pericolo grandissimo a passar di qua senza grossa compagnia, perché i nobili del paese sono molto furiosi et bellicosi, che oltra il guadagno stimano che non sia dishonore svaligiare chi si voglia et ammazarlo ancora, il che fanno spesso et massime a qualche mercante o ad altro che havesse danari; et a far ciò si riducono a bevere et quando sono allegri dal vino si partono con quest’animo di trovare qualch’uno per svaligiarlo, onde a noi fu bisogno d’havere gran scorta di cavalli che ci diede Henrico. […] In questo tratto, ma specialmente dalla badia di Marienros fino a Wonstorf infrascritto, si vedono quasi ad ogni passo alcuni sassi vivi drizzati, grandi come la metà d’huomo, quando un solo et quando due et quando quattro insieme, che dicono esser drizati per ciaschedun huomo che sia ammazato».