Lubecca

Data
9 luglio 1561 – 9 settembre 1561
Da evidenziare
Fonte / Citazione

Fulvio Ruggieri, Viaggio d'Alamagna fatto dal cardinal Commendone l'anno 1560, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone 1560 (Dezember) – 1562  (März)1560-1572, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz-Köln, Böhlaus1953, pp. 57-170

pp. 115-116, «La città di Lubecca è posta in luogo piano et basso […], ha case tutte di pietra et quasi d’una forma medesima acute. […] Il governo di questa città è un senato di 24 huomini, eletti da patritii, et di qualche plebeo, et massime di questi plebei che conoscono essere di qualche valore, per timore che hanno di qualche sollevatione. Questi 24 durano in vita […]; di questi 24 s’eleggono 4, che essi chiamano per consoli, che hanno la maggiore autorità, che durano similmente in vita, rendono ragione et insieme col senato, et dispensano l’entrate et governano questi 4 il resto come li pare. Simil forma di magistrato ha Hamburg, Rosthoc et Luneburg, essi hanno navi et fanno per loro comodo publico mercantie d’ogni sorte.

[…] La città è imperiale et ha una lega particolare con Hamburg, Rostoch, Vismaria, Lund, Luneburg et Stetino, fra le quali essa è capo, che si chiama la lega Wandalica, hanno poi tutte queste insieme lega con molte altre città, che sono in tutto 72. La città è molto mercantile et il principale scalo di questo mar Baltico.

[…] Circa alla religione, il senato et il populo è lutherano, pur nel senato resta un cattolico. Nondimeno in questa città è d’ogni sorte d’heresia et spetialmente ci sono molti anabattisti. Tengono molti predicatori, i quali hanno grand’autorità sopra il populo. C'erano già 5 parochie, 2 monasteri di frati, et 4 di monache, ma hanno occupato ogni cosa, eccetto 2 monasterii di monache, le quali, per essere cittadini, governano l'entrate a nome loro, dandogli il vitto, a S. Giovanni ne sono circa 25 et qui ne ricevono dell’altre et dicono esser catoliche et esser lor lecito dire gli altri suoi officii, ma che non possono far celebrare la messa; de' li 2 monasterii di frati ce ne sono 3 frati, li quali hanno il vitto molto miseramente, che a pena le basta. […] Questa città è vescovato et poco innanzi la venuta nostra era stato eletto dal capitulo con raccomandatione del re di Dania [Danimarca], un […] lutherano. Il vescovo possiede hoggi in spirituale et temporale Utino [Eutin], ch’è un castello […] dove è una chiesa colleggiata, nella quale, come essi dicono, celebrano la messa et dicono li ufficii, ma nella medesima chiesa predica un predicatore lutherano messogli dal re di Dania. […] I canonici di Lubecca sono quasi tutti heretici, non celebrano la messa, perché non possono, et non dicono gli uffitii, perché non vogliono.

[…] Vi sono molte meretrici, cosa che non è in molte terre d’Alemagna, et pagano qualche cosa al senato».

Commendone a Ercole Gonzaga, 2 luglio 1561, KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro III, lettera 77:

«A me è toccato questo viaggio [in Svezia] dal quale abhorriscono sin costoro che sono qui nati, tanto è lungo et travaglioso per monti et solitudini et senza alloggiamenti et fra genti barbare et, quello che più importa, tutte heretiche. [...] Usarò ogni possibile diligentia per uscire inanti il verno di quest’ultimo settentrione, il che se non mi succede non so quello che mi possa promettere di me stesso».

Commendone a Ercole Gonzaga, 12 luglio 1561, KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro III, lettera 78

«[Questa città] è molto in male stato, primieramente circa la religione: non ci resta quasi vestigio della chiesa cattolica, poi nelle cose civili il popolo è molto et povero, nel quale gli predicatori regnano di modo che i senatori ne temono, e se fanno cosa che spiaccia alli predicatori, la quale si possa per qualche via retirare alla religione, ne parlano nei pulpiti audacissimamente, accusando le persone e nominandole. Essi sono quasi tutti apostati, carichi di mogli et di figlioli et di rabbia».

Luogo
Lubecca