Ms. E97 / Lettera 321

Regesto veloce

«Cifra»

Commendone comunica di essere stato richiamato in Italia dal pontefice; rientrerà per la strada di Vienna onde chiarire all’imperatore quanto occorso nel negozio dell’elezione del re di Polonia ed evitare che Massimiliano II appoggi l’opposizione degli eretici polacchi contro il nuovo sovrano. Ormai, chiunque provenga dalla Polonia è mal visto nei territori imperiali: al castellano di Lublino, recatosi a Vienna, è stato spesso negato alloggio. Commendone teme quindi che il viaggio sarà assai duro per lui, sospettato di essere l’artefice dell’elezione di Enrico di Valois a discapito del candidato asburgico. Commendone racconta poi che avrebbe voluto mandare in Francia Antonio Maria Graziani, trattenuto in Polonia a un’improvvisa malattia. L’uditore di camera di Commendone consegnerà al nunzio Vincenzo Dal Portico (quest’ultimo in procinto di visitare Anna Jagellona), il breve papale e la lettera con la revoca del suo incarico. L’arcivescovo di Gnesna è malato, ma rifiuta le cure dei medici.

Numero documento
321
Estensione materiale
cc. 480r-482v
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Schernoviz
Data di redazione
8 luglio 1573
Edizioni del documento

pubblicata parzialmente in Julii Pogiani sunensis epistolae et orationes ollim collectae ab Antonio Maria Gratiano nunc ab Hieronymo Lagomarsinio e societate Jesu adnotationibus illustratae ac primum editae, volumen IV, Romae, excudebat Generosus Salomonius bibliopola, 1762, p. 395, n.n; in Uchańsciana czly zbiór dokumentów wyjaśniających życie i działność Jakuba Uchańskiego, vol. IV, a cura di T. Wierzbowski, Warszawa, J. Berger, 1892, p. 94.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.

Luoghi rilevanti
Augusta
Norimberga
Vienna