La notte precedente Commendone ha ricevuto dal segretario Antonio Maria Graziani, rimasto a Varsavia, una relazione su quanto è successo durante le votazioni. Il 5 maggio i palatinati di Plozca e Masovia si sono dichiarati a favore di Enrico di Valois. Il rappresentante della Masovia, appena rientrato da La Rochelle, si è espresso a favore del Valois spiegando quello che sta succedendo in Francia. Nei palatinati di Posnania e Calissia si è votato per il candidato francese, che ha superato nei voti il «piasto» polacco, sostenuto dai conti di Gorka, dal castellano di Gnesna e dall’Ostrorog. Nei palatinati di Lancicia, Rutenia, Podolia, Inovratislavia e «Bressense» solo un’esigua minoranza non ha votato per il duca di Angiò. Il palatino di Podolia è ancora a favore dell’elezione del re di Svezia, ma deve affrontare l’opposizione dei cattolici. La maggioranza dei lituani ha votato lo zar di Russia onde ottenere un prolungamento della tregua militare, mentre gli altri si sono schierati per il Valois; il clero e le città di Prussia sono favorevoli ad Ernesto d’Asburgo, la nobiltà al duca di Angiò. Nel palatinato di Cracovia la maggioranza ha votato per quest’ultimo, ma molti si sono espressi anche per il re di Svezia e per il candidato polacco. Incaricato di riferire al Senato l’esito della votazione a favore del candidato francese, Stanisław Szafraniec ha rifiutato l’incarico. Altrettanto ostile all’esito delle votazioni è il palatino di Cracovia, gran maresciallo del Regno, che cerca di rimandare la convocazione del Senato. Sono comparse in città molte copie di una lettera scritta da Ginevra contro Enrico di Valois. I candidati polacchi al trono sono i palatini di Podolia, Cracovia e Inovratislavia, Stanisław Szafraniec, Guglielmo di Rosenberg e il castellano di Gnesna. Quest’ultimo il 6 maggio ha proposto sei candidati polacchi, con l’intento di ostacolare l’elezione dei palatinati di Posnania e Calissia, che però hanno votato a favore del duca di Angiò. I canonici di Cracovia hanno votato Ernesto d’Asburgo, ma si sono dichiarati favorevoli anche al Valois.