Ms. E97 / Lettera 357

Regesto veloce

Graziani riferisce gli eventi accaduti nei giorni 6, 7 e 8 maggio; il 6 maggio, gli eretici, guidati dal palatino di Cracovia, hanno ritardato l’elezione, ma l’arcivescovo di Gnesna, primate di Polonia, ha imposto l’avvio delle votazioni il giorno seguente. I tre quarti del Senato e i quattro quinti della nobiltà sono a favore di Enrico di Valois, mentre un nucleo minoritario si divide tra un candidato polacco, il re di Svezia ed Ernesto d’Asburgo. I deputati della Prussia, che sembra si presenteranno in armi, intendono pronunciarsi contro il Valois. Il 7 maggio il gran maresciallo di Lituania Jan Chodkiewicz e il palatino di Vilna si sono schierati a favore del candidato francese, «il che ha dato il tracollo a questo negozio»: 17 palatinati su 31, infatti, hanno votato per Enrico di Valois, i restanti si sono divisi tra il re di Svezia, Ernesto d’Asburgo e un candidato polacco. Tuttavia, tutti i possibili candidati polacchi hanno rinunciato, nonostante l’orazione del palatino di Podolia a favore dell’elezione di un polacco. Nove senatori, a gruppi di tre, sono stati incaricati di pronunciare un discorso a sostegno di ciascuno dei tre candidati al trono (escluso il «piastro», 3 senatori hanno parlato per Ernesto d’Asbugo, 3 per Enrico di Valois, 3 per il re di Svezia). Il palatino di Cracovia ha tentato di reintrodurre la discussione sulla confederazione di Varsavia «ma la moltitudine gridò che tacesse, et non interrompesse l’elettione».  Il palatino di Podolia ha cercato di tornare sul medesimo argomento, ma l’arcivescovo di Gnesna lo ha fatto tacere, affermando che anche lui aveva condiviso quegli errori, ma ora sarebbe morto piuttosto che consentirvi. Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, ha parlato efficacemente tra l’ammirazione di tutti contro la candidatura del re di Svezia e dei pericoli rappresentati per il Regno da una guerra contro lo zar di Russia. Si sono quindi riuniti i 14 palatinati che non trovavano un accordo, e hanno finalmente deliberato a favore di Enrico di Valois. La candidatura di Ernesto d’Asburgo è stata definitivamente abbandonata, tanto che il vescovo di Plozca ha abbandonato il Senato nel pieno della seduta. L’arcivescovo di Gnesna avrebbe voluto pubblicare il risultato dell’elezione, ma gli è stato chiesto di differire per l’ora tarda, ed essendo il giorno dopo il dì di Pasqua, la pubblicazione sarà fatta lunedì. Si dice che i palatinati di Cracovia e Posnania abbiano acconsentito al voto in favore di Enrico di Valois a patto che si confermi la confederazione di Varsavia.

Numero documento
357
Estensione materiale
cc. 543v-546r
Data di redazione
8 maggio 1573
Note libere

«Summario di lettere del Gratiani di 6 maggio».