Ms. E97 / Lettera 381

Regesto veloce

La pubblicazione dell’elezione del re, che nella seduta del 9 maggio era stata rimandata perché era ormai notte, ha poi trovato molte difficoltà: al palatino di Cracovia che aveva abbandonato l’assemblea e si era ritirato in un bosco, si erano aggiunti altri senatori. Tutti loro pretendevano la conferma della confederazione di Varsavia e degli articoli del giuramento, lamentando che il Senato non era libero. Quando il lunedì dopo Pasqua il Senato si è radunato per fare la pubblicazione dell’elezione come si era convenuto nell’ultima seduta, è corsa voce che «quelli del bosco» erano in armi. Il Senato ha allora dato ordine a Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, e al Łaski, palatino di Siradia, di preparare i soldati allo scontro, ma alla fine, dopo molto clamore, si era venuti alla pubblicazione da parte dell’arcivescovo di Gnesna. A quel punto, «quelli del bosco» avevano nuovamente protestato contro la pubblicazione, anche perché il palatino di Cracovia Jan Firlej sosteneva che sarebbe spettato a lui farla. Una volta tornati «quelli del bosco» in Senato, il fronte degli «evangelici» si era compattato ottenendo che fossero nominati alcuni deputati per presentare le loro richieste agli ambasciatori francesi. Il 16 maggio gli ambasciatori francesi erano stati ammessi in Senato dove avevano giurato a nome del re appena eletto «l’osservanza delle leggi et privilegi dello stato, spirituale et seculare, et promesso di mantener l’offerte fatte al Regno». Gli «evangelici» avevano anche preteso che gli ambasciatori giurassero a nome del nuovo re «di conservarli securi nel’honor, nella vita et nella roba». Dopo il giuramento, cattolici ed eretici lasciarono la riunione per andare in chiesa dove era stato cantato il Te Deum. Sono stati nominati gli inviati polacchi al nuovo re.

Numero documento
381
Estensione materiale
cc. 568r-569r
Destinatario
Dolfin, Giovanni
Luogo di redazione
Blogne
Data di redazione
17 maggio 1573
Luoghi rilevanti
Varsavia
Vratislavia